Anche wlamoto.com ha provato la Kawasaki Versys 1000!
http://www.wlamoto.com/la-prova-della-kawaski-versys-1000-a-7522.html Di crossover negli ultimi tempi ne sbucano da ogni dove e come ti giri ne viene presentata una, ma da Akashi era arrivata solo la Versys 650 e niente più. Non che la piccola sia da mettere in un angolo, anzi, ma nella fascia alta del listino mancava una proposta moderna e concreta con il marchio Kawasaki sul serbatoio. Continuare sulla strada dei due cilindri paralleli poteva sembrare logico, ma la scommessa di ficcare il quattro cilindri della Z 1000 nelle sottane di una crossover, o endurona stradale che dir si voglia, è stata una bella scommessa.
Solida e consistente, la Versys 1000 è il primo esempio di Kawasaki tuttofare di grossa cilindrata (la KLV 1000 clone della Suzuki V-Strom 1000 è forse meglio lasciarla nei meandri della memoria). Sviluppata almeno esteticamente seguendo un filo logico con la sorella minore, la mille naturalmente accoglie pilota e passeggero in maniera regale. Il primo si troverà decisamente a proprio agio una volta in sella (anche se bisogna avere un'apertura di gambe notevole per scavalcare il largo codone con il relativo portapacchi) mentre il secondo potrà godere di una sella ampia e ottimamente imbottita, oltre che su comode maniglie a cui aggrapparsi.
Le pedane sono basse quel tanto da consentire di viaggiare per ore senza risentire di alcun affaticamento, mentre l'ampio manubrio, oltre ad offrire un braccio di leva di tutto riguardo nelle manovre, in movimento e da fermo, è perfetto dal punto di vista ergonomico (come lo sono anche i comandi posizionati sui blocchetti elettrici). Dal ponte di comando si riesce anche ad apprezzare l'ottima esecuzione delle finiture, materiali e assemblaggi sono ben eseguiti, mentre un precedente esame visivo e tattile aveva confermato la bontà del prodotto.
118 cavalli sotto controllo
Le misure e gli ingombri non proprio contenuti, rimarcati anche da un peso di 239 kg in ordine di marcia, hanno permesso di dissimulare senza particolari problemi la presenza del quattro cilindri da 1043 cc della Z 1000 all'interno del telaio a doppio trave in alluminio.
E' possibile scegliere tra due diverse mappature del motore, Full e Low, semplicemente chiudendo il gas ed agendo per mezzo di un comodo pulsante sul manubrio.
Il motore, viste le caratteristiche di utilizzo ben diverse da quelle di una naked sportiva, è stato oggetto di varie modifiche. In particolare è stata rivista la testa, modificati gli alberi a camme e i corpi farfallati (ora da 38 mm) mentre il rapporto di compressione è sceso da 11,8/1 a 10,3/1, anche i primi due rapporti del cambio sono stati accorciati; é possibile scegliere tra due diverse mappature del motore, Full e Low, semplicemente chiudendo il gas ed agendo per mezzo di un comodo pulsante sul manubrio. La prima garantisce 118 CV (88,6 KW) a 9.000 giri /min, mentre la seconda arriva al 75% della potenza massima. Di tutto riguardo la coppia massima, 10,4 Kgm (102 Nm) a 7.700 giri.
Su questa Kawasaki Versys 1000 si è abbondato con l'elettronica, oltre alle suddette mappature, i tecnici di Akashi hanno dotato la loro crossover di un avanzato sistema di controllo della trazione, denominato KTRC (strettamente imparentato con quello della Ninja ZX-10R) con tre diversi livelli di intervento. I primi due per superfici dal grip ottimale, il terzo specifico per le superfici sdrucciolevoli.
Freni con ABS
Elettronica anche per l'impianto frenante. Al comportamento della coppia di dischi a margherita semiflottanti da 300 mm anteriori (con pinze a 4 pistoncini) ed al singolo da 250 mm, sempre a margherita (con pinza a singolo pistoncino) sovraintende un sistema antibloccaggio ABS Bosch, che già avevamo conosciuto e apprezzato in precedenza, avendolo testato sempre sulla ZX 10-R.
L'attenzione al comfort di chi siede sulla Versys 1000 passa anche da sospensioni con escursione notevole, 150 mm sia per la forcella KYB da 43 mm che per il mono, dalla inusuale posizione orizzontale (si è ricavato maggior spazio per il catalizzatore al di sotto del motore). Entrambi sono regolabili nel precarico molla (per il mono c'è un comodo comando remoto) e nel freno in estensione.
Disponibile in due colorazioni, Pearl Stardust White e Metallic Magnesium Gray, la Versys 1000 è venduta a 11.990 €, ma volendo si può incrementare il prezzo di listino con una serie di optional più o meno utili. Tra i “più” metterei le manopole riscaldate, i paramani e il set di borse (bauletto da 47 lt e borse laterali da 35 lt), mentre tra i “meno” annoveriamo lo scarico Akrapovic e il parabrezza nero.
La nostra prova su strada
Parto prevenuto, lo devo ammettere, il quattro cilindri, in un mare di bicilindrici strabordanti di coppia, mi sembra una scelta così così. Ma vengo piacevolmente smentito, dopo pochi chilometri? No dopo pochi metri!
Faccio appena in tempo ad uscire dal parcheggio dell'albergo, ed ho già inserito tutti e sei i rapporti del cambio. Il motore fila liscio come l'olio a poco più di 1000 giri, e non si percepisce il ben che minimo strappo. Ruoto senza troppa attenzione la manopola del gas, e la Versys prende velocità con sempre maggior rapidità.
2.000, 3.000, 4.000 giri, e la schiena del quattro cilindri “si inarca” e inizia a spingere davvero forte. Passati i 7.000 siamo già oltre il consentito e il consigliabile, con la moto che segue fedelmente ogni singola azione impartita dal pilota. Le modifiche al motore si sentono, e si sposano alla perfezione con le caratteristiche della Versys 1000, che dimostra di essere una viaggiatrice di prima categoria, con un aspetto ludico neanche poi così nascosto. Già perché ci sarà pure un cannotto di sterzo dall'inclinazione di ben 27°, per garantire stabilità e rigore alla ciclistica, ma quel poco di città che abbiamo attraversato e sopratutto un misto stretto di montagna, evidenziano una rapidità ed una agilità fuori dagli schemi, quasi da fun bike.
La Versys è capace di cambi di direzione fulminei e di discese in piega rapidissime, pur rimanendo estremamente precisa sul veloce. Solo forzando oltre misura gli inserimenti in curva emerge una lieve tendenza ad allargare la traiettoria con l'avantreno, azione per altro correggibile senza particolari problemi agendo sul freno posteriore.
“Solida e consistente, la Versys 1000 è il primo esempio di Kawasaki tuttofare di grossa cilindrata”
Queste sue caratteristiche da moto “quasi” sportiva, non intaccano minimamente l'attitudine al turismo a lungo raggio. L'ampia escursione delle sospensioni garantisce comfort e capacità incassatorie di alto livello, mentre la protezione aerodinamica più che buona garantita dal parabrezza regolabile (attraverso due pomelli non particolarmente comodi e alquanto discutibili esteticamente) permette di mantenere medie elevate in autostrada. Oltrepassati i 130 km/h si iniziano a sentire delle vibrazioni all'altezza della sella e del serbatoio, leggero fastidio e nulla più.
La ricca strumentazione, tra le informazioni che fornisce, indica un consumo medio ben al di sotto dei 7 litri per 100 km, risultato più che onesto, soprattutto tenendo conto dei chilometri percorsi a ritmi che definirei non proprio blandi.
I freni sono potenti e modulabili (anche se l'anteriore qualche volta appare un pelo troppo brusco nell'attacco) e con la garanzia di un ABS dal funzionamento davvero esemplare e mai invasivo, anche sugli asfalti più sconnessi. Sempre restando in tema di sistemi elettronici, non possiamo sorvolare sul perfetto funzionamento del controllo di trazione. Pur se forzato ad intervenire oltre ogni sorta di buon senso (aperture di gas nel bel mezzo di un tornante in prima e seconda...per esempio) il suo intervento è davvero discreto, almeno regolato sui primi due livelli. Solo abbassando la soglia di intervento, posizionando sul “3” il controllo, si riesce a saggiarne le doti....ma solo sullo sterrato! Moto perfettamente controllabile e priva di reazioni scomposte il risultato.
Parte del merito di tale comportamento va ascritto alle eccellenti doti di grip e guidabilità delle Pirelli Scorpion Trail di primo equipaggiamento, davvero eccellenti considerando poi che abbiamo guidato con temperature che in poche decine di chilometri sono passate dai 24° della costa, fino a crollare a -3° in alta quota.
Una moto dalla doppia personalità, questa Versys 1000, viaggiatrice instancabile, per certi versi, ma anche naked piacevole, quando viene voglia di divertirsi.
Pregi
Guidabilità | Motore | Risposta ABS/Controllo di trazione
Difetti
Lievi vibrazioni alle alte velocità