Passione Honda On-Off

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Autore Topic: ATTENZIONE: RIFLETTETE QUALCHE MINUTO SU QUELLO CHE C'E' SCRITTO QUI SOTTO  (Letto 952 volte)

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mafe

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mi ci sono inbattuto e mi e' sembrato giusto divulgarla:

ATTENZIONE: RIFLETTETE QUALCHE MINUTO SU QUELLO CHE C'E' SCRITTO QUI SOTTO... Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando,con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre piu debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti,e mi sento così disperata...Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio. Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva...scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Non ti costa nulla: mettilo sulla tua firma. Grazie.
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Ciro

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 :ttok: :TRtriste: Già la lessi un bel po di tempo fà, me ne ero dimenticato. Rileggendola mi ha fatto venire la pelle d'oca...
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alepilia

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mamma mia
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Rosso

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Molto probabilmente è un storia immaginaria e composta ad arte per far riflettere.
In ogni caso, situazioni di questo genere accadono di continuo. Basta aprire un qualsiasi quotidiano o seguire un notiziario.
Forse ci siamo abituati, anestetizzati davanti a notizie di incidenti simili. Non ci si fa più caso.
Ma se per prendere consapevolezza del problema, bisogna stimolare le emozioni e le nostre paure più recondite,
allora ben vengano racconti come questi.
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La mia moto mediamente, beve un litro ogni 18 Km.
..."Mediamente" anch'io...

andreauò

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varagio

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E mi aggiungo pure io  :wtg:
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Giovanni Franzoi "Francis"

sicanos

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A chi serve essere "stimolato", impaurito o reso consapevole del problema? A noi ? personalmente non ho bisogno che qualcuno mi faccia impietosire con racconti di questo tipo veri o falsi che siano, ne sono consapevole da sempre e non mi ci abituerò mai a sentire quante vite vengano stroncate da questi comportamenti irresponsabili. Non credo che i ragazzi che si distruggono ad alcol e droghe leggendo cose come queste ( ammesso che le leggano) ne traggano consiglio per mutare i loro comportamenti. Come tutti sapete, generalmente i giovani ( e chi non lo è più lo è stato comunque) si sentono invulnerabili, non ascoltano chi ha esperienza ed età per dare consigli e sono tendenzialmente incoscienti per cui l'aspetto condizionante ed "educativo" di un "racconto" come quello citato, al di là dell'immediata pena che suscita è nullo.
Se un ragazzo non ha avuto nell'età adolescenziale una guida efficace da parte dei genitori,  sia in senso morale che pratico su quanto è opportuno o giusto o corretto fare o non fare non ci sono raccontini che tengano. L'unica soluzione è impedire con qualsiasi mezzo che il comportamento irresponsabile possa essere messo in pratica. Per quanto mi riguarda vieterei tranquillamente la vendita di alcol di qualunque tipo nei locali come le discoteche ed intensificherei allo spasimo i controlli fuori e dentro questi locali pena la chiusura  perpetua senza appello.
Questo probabilmente cozzerebbe  con difficoltà organizzative per le FdO e con interessi legati al mondo del divertimento notturno ma sarebbe l'unico vero deterrente efficace.
Campagne di sensibilizzazione, filmati "terroristici" in Tv e racconti come quello della ragazza moribonda non hanno e non avranno mai alcun riflesso positivo sul fenomeno che ha avuto qualche leggera flessione solo  quando e dove c'è stato un aumento dei controlli e delle sanzioni.

jackass

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quando andavo a scuola era venuta la polizia stradale a far educazione . purtroppo in quell'occasione ci dissero che la storia è vera
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tin bota!
va pian che l'è n'attimo!
[un ta 650 è per sempre]

Alessandro B.

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La cosa assurda è che il più delle volte gli ubriachi e drogati che provocano incidenti non si fanno nemmeno un graffio.... a farne le spese sono gli altri.
Pirati li chiamano... i dico figli di puttana!
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Fatti non foste per viver come bruti....