Allora, dando un occhiata veloce su Wikipedia ho scoperto una cosa che non sapevo, cito testualente:
Normativa e speculazione
[omissis]...In Italia dopo il 1993, per legge sui veicoli a motore deve indicare sempre una velocità leggermente maggiore di quella reale e molti hanno sfruttato la cosa, producendo tachimetri non regolari nella segnalazione della velocità (con un errore di segnalazione non progressivo), per non dover studiare una scala adatta e specifica (i vecchi tachimetri avevano una scala non progressiva, in modo da correggere gli errori di segnalazione)[senza fonte]. [omissis]...
Gli accordi internazionali
In molti paesi la legislazione dell'errore di lettura del tachimetro è disciplinato dalla UNECE (Nazioni Unite, Commissione Economica per l’Europa), e in particolare dal regolamento 39, che copre gli aspetti di omologazione del veicolo che si riferiscono al tachimetro. Lo scopo principale dei regolamenti UNECE è quello di facilitare il commercio di veicoli a motore concordando standard uniformi di omologazione invece di avere, a seconda dei paesi in cui il veicolo deve essere commercializzato, differenti standard relativi ai processi di approvazione e omologazione.
Nell'Unione Europea i singoli stati membri dovranno emanare norme simili a quelle dell'UE; tali norme, pertanto, saranno simili a quelle del regolamento UNECE nello specificare che:
- La velocità indicata non deve mai essere inferiore alla velocità effettiva, vale a dire che non deve essere possibile inavvertitamente superare la velocità massima a causa di un'errata lettura del tachimetro.
- La velocità indicata non deve essere superiore al 110% della velocità effettiva (cioè Velocità indicata < Velocità effettiva + 10% Velocità effettiva), più una velocità di 4 km/h; per esempio, se la velocità effettiva è 80 km/h, la velocità indicata non deve superare i 92 km/h (88 km/h corrispondenti al 110% della velocità effettiva più la velocità di 4 km/h che si deve aggiungere di base).
Le norme specificano, oltre i limiti di precisione, anche i metodi da seguire per valutare tale precisione durante il processo di approvazione: ad esempio, il test per la misura della precisione di un tachimetro deve essere effettuato a tre diverse velocità (generalmente 40, 80 e 120 km/h) e ad una particolare temperatura. Ci sono lievi differenze tra le varie norme, per esempio sulla minima precisione delle apparecchiature di misurazione della velocità del veicolo.
Il regolamento UNECE rilassa i requisiti per i veicoli di massa prodotti seguendo l'omologazione, dove il limite massimo d'errore sulla velocità indicata è innalzato al [omissis] 110% (10% in più) più 8 km/h per mezzi a due o tre ruote, che hanno una velocità massima superiore a 50 km/h (o di una cilindrata superiore a 50 cm³, se alimentata da un motore termico). Nell'Unione europea la direttiva 2000/7/CE, che si riferisce ai mezzi a due e tre ruote, ha dei limiti molto simili.
Quindi gli scarti tachimetrici nelle nostre moto sono obbligatori e regolamentati dalla CE
Se avete voglia di leggervi il il regolamento lo trovate
qui, viene indicato inoltre le condizioni atmosferiche per l'omologazione del tachimetro oltre la pressione dei pneumatici.
Resta da capire in che percentuale il contachilometri viene influenzato da questa tolleranza, in base al tipo di "scarto" presente sulle nostre moto, ma tutto solo per curiosità e a tempo perso.
Buona lettura