Ciao a tutti,
sono passati diversi anni da quando viaggio con la Varadero (anche di notte) e da allora sono cambiate tante cose. Dal codice della strada agli aumenti della benzina ma soprattutto il tramonto di questo straordinario modello. Una Varadero in listino non c’è più e spero che non ci sarà in futuro se riprogettata con una filosofia che non ha niente in comune con quella che conosciamo.
Se oggi dovessi scegliere una moto nuova, penserei:
prima marcia: all’affidabilità;
seconda marcia: ai consumi;
terza marcia: all’utilizzo del mezzo in ogni stagione, anche se piove;
quarta marcia: al costo iniziale della moto e a quello della manutenzione;
quinta marcia: alla possibilità di non cambiarla prima di 100mila km.
È quasi scontato che sceglierei un’altra moto giapponese, probabilmente Honda.
In queste priorità non ho preso in considerazione l’estetica perché non appartiene al mio modo “sporco” di vivere la moto. Per me la moto è una compagna di viaggio, nel mio caso percorrendo le stesse strade per recarmi al lavoro.
Sinceramente, se dovessi pensare di più all’estetica e non ai cinque punti fermi (o cinque marce!), non sceglierei una moto giapponese. Non sono particolarmente belle.
Rispetto le scelte di chi vuole guardare oltre i confini di questo marchio. Immaginare di tenere la stessa moto per oltre dieci anni e poi di sostituirla con l’ultima versione... mi risulta improbabile.
Luca Pietro