una volta c'era praticamente solo "motociclismo". la rivista aveva un fascino particolare ( chi ha un po di anni si ricorderà sicuramente gli "esplosi" dei motori, io ci sbavavo sopra!) ed era sicuramente quasi imparziale o per lo meno più oggettiva di quella attuale.
Ai nostri tempi non è rimasto più nulla che sia esente da strumentalizzazioni, condizionamenti o comunque in maniera più o meno subdola esposto ipocritamente in maniera apparentemente oggettiva ma di fatto quando in comparazione, soddisfacente interessi di parte.
le riviste specializzate, TUTTE, non sono immuni da questo fenomeno.
Basti solo pensare alla pressione "economica" che può essere fatto sentire da un grosso "brand", che possiamo paragonare alle "lobbies" che curano i loro interessi in politica, nei riguardi dell'editore e/o della redazione con modalità che non voglio esplorare ma che possono essere immaginate.
Nessuno nè è esente, né la rivista di caccia e pesca né quella per appassionati di barche né ovviamente quelle dedicate ai motociclisti.
In questi tempi difficili diventa quindi oltremodo importante riuscire ad essere analitici ed obiettivi autonomamente, affidandosi a quante più fonti possibili, possibilmente non ufficiali, evitando però di cadere nelle trappole, altrettanto subdole, dei luoghi comuni indotti dall' affezione, legittima, ad uina marca. Quindi paragoni e confronti solo con dati alla mano, di prima mano cioè estratti da esperienze dirette o seppur indirette di assoluta affidabilità. Tutto il resto, al di là di un divertente esercizio interlocutorio e contraddittorio rischia di diventare solo un "mucchio di chiacchiere"