lo dico subito è un
ma vi faccio sorridere un pò.
Mi è venuto da ridere quando citavate i manuali militari americani perchè per lavoro ( ormai l'avrete capito sono un militare anch'io) molti anni fa, erano gli anni '80) dovendo studiare alcuni apparati elettronici americani che l'Italia aveva acquisito, trovammo nella documentazione i manuali che l'esercito americano dava ai soldati ( gli utilizzatori quindi,
non i tecnici) che avrebbero dovuto usare quegli apparati sul campo.
Beh, non ci crederete erano a
fumetti! Raccontavano l'uso dell'apparato utilizzando una sergentessa con forme da Pin-Up ( nel disegno del fumetto la divisa davanti "scoppiava") , che spiegava per filo e per segno ( e quando dico per filo e per segno dico tutto anche cose banali) come pigiare pulsanti, ruotare manopole ecc. ecc.
In un primo momento mi ricordo, restammo sconcertati e divertiti dall'apparente "leggerezza" con cui si spiegava l'uso dell'aggeggio ma poi riflettendo si capiva lo scopo. Il criterio era di far apprendere nella maniera più elementare possibile rendendo accattivante la spiegazione ( la sergentessa...) ponendo come "target" un soldato con caratteristiche intellettuali medio/basse che, appunto, leggendo la storiella della graduata 6^ misura imparava le manovre divertendosi.
Ho ritrovato negli anni lo stesso criterio ( non più a fumetti...il livello culturale del soldato americano è cresciuto...) di spiegazione estremamente dettagliata e frazionata in operazioni elementari in tutti i manuali americani in cui la descizione delle operazioni si spinge descrivendo operazioni cosi banali che a noi sembrerebbero "sottintese" ma che invece in questi manuali non vengono lasciate al caso.
fine