Ragazzi sarà una questione un pò di nicchia, ma per me quello che conta con la propria compagna è andare d'accordo essenzialmente su poche ma importantissime cose: avere passioni comune, avere amici (pochi) in comune e ognuno deve avere le sue valvole di sfogo, sia in fatto di attività "singole" che in fatto di amicizie.
Detto tutto ciò, io adoro andare in giro per mare, in moto, in macchina, in bici, a piedi, in pattini, scalzo e con le scarpe, con qualsiasi clima. Quando mi sposto DEVO avere lo spazio per la mia reflex, perchè senza non mi muovo quasi e non esiste che questo mio "vizio" venga a mancare per relazioni sentimentali... perchè sono io fatto così, non sono io ad aver scelto di vivere con queste passioni, ma mi sono venute da sole. Detto tutto ciò fortuna mia la mia compagna adora andare in mare, in moto, a piedi, scalza, ecc ecc di cui sopra. Tante volte però abbiamo avuto "scambi di opinioni" su viaggi o su modalità di viaggio: lei prende l'aereo e gira li a piedi o coi mezzi pubblici, io detesto i mezzi pubblici, con tutto me stesso... ma mi adeguo senza problemi. Io prenderei la moto o la macchina ed andrei a fare quasi tutto così.. ma mi rendo conto che molti posti sono scomodamente visitabili, con la macchina o la moto in mezzo alle pelotas.
Detto tutto ciò, ho imparato una cosa: un uomo è fatto di tante piccole cose: lavoro, passioni, sentimenti di affetto, sentimenti di rancore, di felicità, tristezza ecc.
Se all'uomo levi anche uno solo di questi pezzetti, annulli una piccola parte dell'uomo. Fra questi pezzetti ci sono dei pezzetti più importanti e dei pezzetti meno importanti: sicuramente, nella nostra società, il lavoro è diventato stupidamente uno dei più importanti.... ci sono uomini che lavorano per vivere, ma altri uomini che vivono per lavorare, è una sottilissima differenza che crea uno spacco enorme. Per come la vedo io, l'uomo dovrebbe lavorare per vivere..... ma per vivere come? in simbiosi con cosa?
Noi dimentichiamo spesso che siamo esseri viventi facenti parte del grande cerchio magico della vita, l'ho sempre pensato.
Tanti, tantissimi di noi hanno preso sblerle colossali dalla vita, chi ha fallito miseramente il suo lavoro, chi ha fallito la sua vita famigliare, chi ha perso i genitori giovane, chi ha subito violenze ed abusi, chi ha visto morire i suoi amici, chi ha fatto un errore e ne paga le conseguenze... ma come si curano queste sberle? io penso che le sberle si curino con la serenità delle passioni. Quando vado in giro in moto, fosse solo per andare da casa all'ufficio, io cambio umore. Mi dimentico i malanimi ecc.... fosse solo per 5 minuti, queste passioni rendono la vita più semplice, non c'è altro da fare.. Avere il proprio compagno/compagna che non concepisce o non condivide le passioni, che non fa neanche uno sforzo per condividere o concepire o anche solo accettare il fatto che il suo compagno/compagna abbia delle passioni differenti dalle sue, non è la compagna/compagno adatta. Perchè la vita è fatta di tante piccole cose, e tutte sono importanti.
La famiglia è vero, è importantissima..... ma io, da figlio che ancora sono, ho sempre pensato che è meglio avere un padre che cambia la moto e se ne va in giro in moto per andare a lavoro o per fare quello che gli pare, con reflex sempre rigorosamente nello zaino, anche se la mamma non lo segue, piuttosto che avere un padre ostacolato in tutti i modi dalla moglie e che vive scoglionato perchè non può fare ciò che gli piace. La morte o il farsi male, è la cosa più qualunquista: io mi stavo per ammazzare in camera mia, perchè stavo masticando la penna e mi è partito il tappo in gola. In moto con mio padre non ho mai rischiato la vita.
Insomma tutto questo per dire una cosa che forse è ridicola, o piccola, ma per me è importantissima: combattere per le proprie libertà e passioni è sempre la cosa giusta da fare. Non bisogna mai ridursi ad essere delle "isole" di piattume e tristezza.

scusate il messaggio filosofico ma mi avete fatto riflettere..... oi oi il mio cervello
